E ora, brucia Modena!

Diario

Si allunga la lista delle rivolte nei centri di identificazione ed espulsione. Dopo Gorizia, Milano, Torino, Lamezia Terme e Bari, ora è il turno del Cie di via Lamarmora a Modena. La protesta è cominciata ieri pomeriggio con uno sciopero della fame proclamato da una trentina di nordafricani. In serata, alcuni reclusi hanno dato fuoco a diversi materassi, provocando un incendio spento solo tre ore dopo dai pompieri. Il fuoco della rabbia dei rivoltosi ha seriamente danneggiato quattro camerate, e infatti le dodici donne rinchiuse a Modena sono state trasferite in un altro centro, ma la polizia ha dovuto liberare quattro cinesi, che non sapevano proprio dove diavolo mettere.

Che le rivolte di questi giorni abbiano fatto infinitamente di più delle vane promesse di un ministro che diceva di voler “superare i Cpt” è ormai evidente. Che questo processo di demolizione a catena dei Cie debba continuare fino alla chiusura di tutti i centri è necessario. Che la scorta di pilloline tranquillanti di Maroni si stia esaurendo, è una voce che circola sempre più insistentemente nei corridoi del Viminale. Pace all’anima sua.

In attesa di qualche notizia in più  sulla rivolta di Modena, ecco una piccola rassegna stampa

macerie @ Agosto 18, 2009